Arredo urbano: di cosa si tratta?
Quando si parla di arredo urbano, ci si riferisce a uno specifico ambito progettuale il cui compito è quello di progettare e attrezzare gli spazi pubblici urbani. Periferie, paesi, centro delle città: ognuno di questi luoghi può essere sottoposto a un’operazione di quello che in inglese si chiama urban design e che coinvolge diverse discipline: dalla pianificazione allo sviluppo, dal diritto all’economia, passando all’ingegneria e all’architettura. Il risultato è la creazione e la disposizione funzionale degli spazi in cui gli individui vivono, interagiscono tra loro e con gli spazi nei quali sono immersi.
Perché l’arredo urbano è così importante
L’arredo urbano non può essere considerata un’attività di secondaria importanza. Gli urban designers, infatti, occupano un ruolo sempre più centrale nello sviluppo e nella riqualificazione delle città. Il loro lavoro non può prescindere dal confronto con le comunità e i cittadini. Attraverso il dibattito collaborativo con essi, i professionisti di questo settore devono ricavare le linee guida per creare e arredare un ambiente urbano che soddisfi le loro esigenze. Si può trattare di creazione di spazi verdi, di inserimento di segnaletica stradale, di dissuasori e di semafori, ma anche di tutto ciò che concerne l’illuminazione e l’illuminotecnica urbana. E non solo: praticamente ogni manufatto che è destinato all’arredamento dello spazio pubblico, come panchine e le buche delle lettere, rientra in questa categoria.
Arredo urbano: quale compito si prefigge
In quest’ottica, l’arredo urbano si prefigge un compito ben preciso: quello di contribuire a rendere le città più vivibili. Per questo ha un importante impatto non solo dal punto di vista estetico e architettonico, ma anche e soprattutto sociale. E la sua importanza travalica anche la mera funzionalità. In alcune città, infatti, sono ormai immediatamente riconoscibili grazie a dei complementi d’arredo urbano che sono presenti in esse.