La mastoplastica additiva Roma, o in parole più semplici l’ingrandimento del seno, è certamente il tipo di intervento più evocativo ed emblematico del settore della chirurgia estetica. Molte donne decidono di ricorrere a questo tipo di operazione e la scelta può avvenire in qualsiasi momento della vita della persona e per i motivi più personali e disparati. D’altronde la mastoplastica additiva Roma va ad incidere su una parte del corpo importante per la donna, in particolar modo per la percezione che lei e gli altri hanno della sua femminilità.
Un seno può essere avvertito piccolo o comunque poco sodo per genetica oppure perché nel corso della vita qualche evento è intervenuto a deteriorare una situazione inizialmente ottimale: da questo punto di vista una perdita repentina di peso o l’allattamento post gravidanza possono incidere sull’aspetto del seno della donna andandolo a “svuotare” e a ridurne, dunque, il volume.
In questi casi la mastoplastica additiva Roma è la soluzione adatta non solo a dare, o restituire, alla donna una piacevole percezione di sé dal punto di vista estetico ma anche a restituire quella serenità psicologica che l’insicurezza dettata dall’aspetto fisico è in grado di destabilizzare.
Una volta presa la decisione di sottoporsi ad un intervento chirurgico di mastoplastica additiva Roma, il primo passo da fare è parlarne con chirurgo estetico che spiegherà alla paziente tutti i dettagli dell’operazione, eventuali rischi, e le modalità di intervento, anche in relazione al tipo di risultato che si intende ottenere. Sarà infatti necessario concordare in che modo si vuole modificare l’aspetto del seno per forma, volume e consistenza e da lì decidere la via necessaria a raggiungere quello scopo.
L’intervento può infatti essere eseguito sia in anestesia locale che totale e a seconda del primo o del secondo caso la degenza post operatoria sarà più o meno lunga. L’intervento, in ogni caso, non è molto pesante per la paziente che potrà tornare alla sua vita quotidiana dopo circa una settimana, ma si dovranno aspettare dalle tre alle sei settimane per riprendere ogni altro tipo di attività, soprattutto quelle a più alto impatto come quelle sportive.